L’ IRI gestisce la Società dal 1933 al 1950.
Nel 1950 a eseguito dell’entrata in vigore della Legge Segni sulla formazione della proprietà coltivatrice viene dato corpo alla Riforma Fondiaria, per cui nel 1954 con il trasferimento del pacchetto azionario della Società Bonifiche Sarde S.p.A. dall’ IRI all’ ETFAS, i mezzadri ottennero l’assegnazione dei rispettivi poderi con i benefici della legge istitutiva della riforma agraria, ciò dopo aver superato notevoli difficoltà amministrative in quanto” la connotazione giuridica di “azienda modello” ne impediva l’ espropri abilità ed il conseguente frazionamento.
In tal modo 8.000 ettari del territorio bonificato passarono ai mezzadri, ed una superficie di minor misura ad alcuni residenti nei Comuni di Terralba e Marrubiu denominati “ Quotisti Sassu”; mentre circa 680 ettari rimasero nella proprietà della S.B.S. e costituiscono attualmente l’azienda agricola delle Bonifiche Sarde spa.
Si tratta dei terreni ottenuti col prosciugamento dello stagno del Sassu.
L’ appoderamento, realizzato per l’ assegnazione dei poderi ai mezzadri, prevedeva che tutte le opere ed i manufatti realizzati per la bonifica del territorio e per il suo utilizzo agronomico quali: canali irrigui, opere di colo, fasce frangivento, pineta litoranea, rimanessero di proprietà della Società, cosi come la gestione dei terreni e dei beni in corso di assegnazione, ciò affinché potesse esserne garantita la funzionalità, l’ integrità e la conservazione.

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