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Il 23 dicembre 1918 presso lo studio del notaio Dr. Federico Guasti a Milano si costituiva la Società Anonima Bonifiche Sarde, con un capitale iniziale di lire un milione; scopo della Società, secondo l’articolo primo dello statuto, era principalmente la bonifica idraulica ed agraria di terreni in Sardegna.
Nel 1923 la Società avviava gli interventi di bonifica, secondo un piano ed un progetto agronomico studiato dall’ avv. Antonio Pierazzuoli , direttore della Cassa di Credito Agrario di Cagliari, che avrebbe dovuto interessare 18.000 Ha. di cui, in questa fase, per il 50% di proprietà della medesima.
Si delinearono già da subito gli assetti organizzativi che individuavano l’organizzazione tecnica con lo studio dell’Ing. Omodeo, dei fratelli Ingg. Scano di Cagliari, e dell’Ing. Sequi di Terralba il quale, oltre che cedere 3.000 Ha. di suoi terreni nella piana di Terralba, individuava ed acquistava, per conto della Società, le aree che sarebbero state oggetto di bonifica.
Nel 1928 venne inaugurato il Villaggio, che venne costituito in Comune nel 1931 col nome di Mussolinia di Sardegna.
Nel 1933, il realizzatore della Bonifica ing. Dolcetta lascia per vari motivi la direzione della Società e con esso avviene il disimpegno della Banca Commerciale Italiana, la cui quota azionaria venne trasferita all’IRI.
Cosi ché la Bonifica ebbe due periodi ben distinti, il primo che ebbe come protagonista assoluto l’ ing. Dolcetta ed il dott. Gervaso, direttore delle Bonifiche Sarde S.p.A.,ed il secondo con il passaggio della società all’ IRI.
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